AL 16° MINUTO
Chi può permettersi di tostare il caffè in modo tradizionale nel millennio della tecnologia? Natural Coffee per esempio, che ha deciso di tenere ferma la dimensione artigianale del processo produttivo. La tostatura tradizionale richiede un tempo circa tre volte superiore rispetto alla tostatura “turbo”, ma si tratta di un investimento che premia in termini di qualità e soddisfazioni. I chicchi di caffè sono preriscaldati a 60 gradi per non subire stress al momento dell’entrata nella macchina, dove tostano ad una temperatura che raggiunge i 190/195 gradi. La tostatrice lavora in automatico per sedici minuti, poi passa il comando all’uomo, unico giudice della qualità del prodotto. Il mastro tostatore preleva ed esamina a vista un campione di caffè e decide per quanto tempo ancora proseguire la cottura. Solitamente da qualche secondo a uno o due minuti. Ogni turno di tostatura è diverso dal precedente e dal successivo e dipende essenzialmente da quale varietà di caffè si sta lavorando, dall’umidità naturale dei chicchi e da altri fattori. Il mastro tostatore ripete l’esame fino a quando colore e aspetto dei chicchi soddisfano i requisiti. Il caffè è allora versato in un contenitore d’acciaio, dove viene mescolato e velocemente raffreddato ad aria per fermare la tostatura al livello desiderato.
I SEGRETI DEL CAFFÈ
Finita la tostatura, è il momento di un passaggio fondamentale. È in questa fase che il mastro tostatore compone la miscela, combinando diverse varietà di caffè, secondo ricette che stabiliscono con precisione dosi e procedimenti. Le due principali varietà, Arabica e Robusta, provenienti da 8 Paesi produttori, si incontrano in quantità, pesi e combinazioni precisi. L’obiettivo è comporre miscele che raggiungano il giusto equilibrio tra aroma, gusto, forza, corpo e colore, un risultato che Natural Coffee può garantire per tutte le proprie referenze.